Scuola Primaria – Istituto Comprensivo Giovanni XXIII https://www.icsvedano.edu.it Radici solide per volare alto Thu, 23 Nov 2023 09:02:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 Scuola Primaria Rimembranze https://www.icsvedano.edu.it/struttura/istituto-omnicomprensivo-easyteam-org-srl/scuola-primaria-lorenzo-perosi/ Mon, 28 Nov 2022 10:45:21 +0000 https://www.icsvedano.edu.it/?post_type=struttura&p=608 L’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII nasce dalla richiesta di istituire una sola unità scolastica, ne scaturì un progetto di sperimentazione fondato su un’effettiva continuità educativa orizzontale (con il territorio) e verticale (tra scuole di ordini diversi), che diede origine nell’anno scolastico 1996/97 alla costituzione, ai sensi dell’art. 8 del D.I.236/96, di un Istituto Sperimentale Comprensivo di Scuola Elementare e Media.

Il tempo pieno (40 ore settimanali) prevede la mensa come “tempo scuola” a tutti gli effetti e quindi obbligatoria. L’orario prevede ore curricolari per le varie discipline, ore di compresenza per attività di recupero e potenziamento, ore a gruppi per attività laboratoriali.

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Istituto Comprensivo Giovanni XXIII https://www.icsvedano.edu.it/struttura/istituto-omnicomprensivo-easyteam-org-srl/ Mon, 28 Nov 2022 10:08:35 +0000 https://www.icsvedano.edu.it/?post_type=struttura&p=602 In passato a Vedano al Lambro erano presenti due plessi di scuola elementare, dipendenti dal Circolo didattico di Biassono, e una scuola media statale.
Il decremento della natalità, con il conseguente sottodimensionamento delle scuole, determinò prima la fusione dei due plessi di scuola elementare, poi la necessità di un intervento di razionalizzazione sulla scuola media.
Tale problema originò un dibattito che coinvolse gli Organi Collegiali scolastici, ma anche le realtà culturali,  politiche, sociali ed economiche di Vedan0 al Lambro.

Da questa riflessione e nella consapevolezza che l’istituzione scolastica, con i suoi organismi di partecipazione e di direzione,  rappresenta un fattore di sviluppo territoriale, maturò nella comunità di Vedano la richiesta di istituire una sola unità scolastica, costituita dall’aggregazione tra scuola elementare e media,per migliorare il livello di integrazione tra le scuole e tra le scuole e il  territorio. Ne scaturì un progetto di sperimentazione fondato su un’effettiva continuità educativa orizzontale (con il territorio) e verticale (tra scuole di ordini diversi), che diede origine nell’anno scolastico 1996/97 alla costituzione, ai sensi dell’art. 8 del D.I.236/96, di un Istituto Sperimentale Comprensivo di Scuola Elementare e Media.
Il D.I. 176 del 15.3.97 mantenne poi il carattere sperimentale ai 22 istituti comprensivi, tra cui quello di Vedano, costituiti ai sensi dell’art. 9 dell’O.M. 315/94 e dell’art. 8 del D.I. 236/96, i quali hanno partecipato al Progetto nazionale di ricerca-azione “L’istituto comprensivo sperimentale: laboratorio per l’innovazione”.
Questo carattere sperimentale ha poi determinato la successiva storia dell’I.C.S. di Vedano, che è stato coinvolto in diverse iniziative di sperimentazione, attivate a livello nazionale dal M.P.I.  per accompagnare i processi di cambiamento in atto nella scuola italiana.

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Scuola Primaria https://www.icsvedano.edu.it/indirizzo-di-studio/scuola-primaria/ Fri, 25 Nov 2022 17:00:08 +0000 https://www.icsvedano.edu.it/?post_type=indirizzo&p=598 La scuola primaria è obbligatoria, dura cinque anni e fa parte, insieme con la scuola secondaria di I grado, del primo ciclo di istruzione.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali. Alle bambine e ai bambini che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Attraverso le conoscenze e i linguaggi caratteristici di ciascuna disciplina, la scuola primaria pone le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico necessario per diventare cittadini consapevoli e responsabili.
Fanno parte del Sistema nazionale di istruzione le scuole primarie statali e quelle paritarie.

Iscrizione
La frequenza della scuola primaria è obbligatoria per tutte le bambine e i bambini presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla cittadinanza, che abbiano compiuto i sei anni di età entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento.
Possono inoltre essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento: in questo caso per una scelta consapevole è opportuno chiedere indicazioni in merito alle maestre della scuola dell’infanzia.
L’iscrizione alla scuola primaria statale viene effettuata tramite la compilazione di un modulo on line disponibile nel periodo comunicato ogni anno attraverso la circolare sulle iscrizioni che viene pubblicata di norma nel mese di novembre. Le scuole paritarie possono aderire volontariamente al sistema di iscrizioni on line; in caso contrario l’iscrizione viene effettuata in forma cartacea direttamente presso l’istituto.

Organizzazione e orari di funzionamento
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2009 ha disciplinato il riordino del primo ciclo di istruzione e della scuola dell’infanzia.
L’orario settimanale delle lezioni nella scuola primaria può variare in base alla prevalenza delle scelte delle famiglie da 24 a 27 ore, estendendosi fino a 30 ore in base alla disponibilità di organico dei docenti. Per attivare una classe a 24 ore si deve raggiungere il numero minimo di 15 iscritti.
Le famiglie possono chiedere anche il tempo pieno di 40 ore settimanali; esso viene autorizzato in base alla disponibilità dei posti, dell’organico dei docenti e dei servizi disponibili nella singola scuola.
Le singole istituzioni scolastiche, sulla base della delibera del proprio consiglio di istituto, definiscono l’organizzazione dell’orario scolastico in sei o cinque giorni settimanali, con o senza rientri pomeridiani per le classi a 24, 27 e 30 ore.

Classi
Le classi di scuola primaria sono costituite, di norma, con un numero minimo di 15 alunni e un numero massimo di 26 (elevabile fino a 27 se si costituisce una sola classe o non è possibile trasferire l’iscrizione ad altra scuola).
Se il numero delle iscrizioni non consente di formare una classe di 15 alunni, è possibile attivare le pluriclassi (sezioni con alunni che frequentano differenti anni di corso) che devono accogliere tra gli 8 e i 18 iscritti.
Nelle scuole ubicate nelle piccole isole, nei comuni di montagna e nelle zone abitate da minoranze linguistiche è possibile costituire classi con almeno 10 alunni.
Le classi di scuola primaria che accolgono alunni con disabilità in situazione di gravità sono costituite, di norma, da non più di 20 alunni (Decreto Presidente della Repubblica n. 81 del 2009).

Che cosa si studia
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo, fissano i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina:
– Italiano
– Lingua inglese
– Storia
– Geografia
– Matematica
– Scienze
– Musica
– Arte e immagine
– Educazione fisica
– Tecnologia
A queste discipline si aggiunge l’insegnamento di Educazione Civica, introdotto con la legge n. 92 del 2019.
Inoltre, per gli alunni che se ne avvalgono, è previsto l’insegnamento della religione cattolica per due ore settimanali. Gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono scegliere tra lo studio di una materia alternativa, lo studio individuale assistito oppure possono richiedere l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata.
Le Indicazioni nazionali del 2012 sono state aggiornate nel 2018 con la previsione di “nuovi scenari” che pongono l’accento soprattutto sull’educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità, con riferimento alle Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio dell’Unione Europea e agli obiettivi enunciati dall’ONU nell’Agenda
2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

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